I Normanni nel Mediterraneo

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La fine del regno normanno. L'avvento degli Svevi


    Quando Guglielmo II muore in maggio 1189, egli è senza erede diretto o designato. Sono due i pretendenti a richiamare la corona di Sicilia : suo cugino Tancredi di Lecce, figlio illegittimo di un figlio di Ruggero II, e Enrico, figlio dell’imperatore germanico, sposo di Costanza d’Altavilla, figlia di Ruggero II, sposata da lui due anni prima.
Diventato imperatore germanico in giugno 1190, Enrico VI ha da allora a disposizione i mezzi di rivendicare per sua moglie l’eredità degli Altavilla. Ecco finalmente l’occasione di aggregare all’Impero quell’Italia meridionale desiderata da tanto tempo dai suoi predecessori. 
Soltanto alla morte di Tancredi, nel 1194, Enrico VI può ultimare la conquista del regno e governarlo fino alla propria morte, nel 1197. A Natale 1194, a Palermo, la corona di Sicilia viene deposta simbolicamente ai piedi dell’imperatore Enrico VI dal piccolo Guglielmo III, erede minorenne di Tancredi. Alla dinastia normanna subentra legittimamente la dinastia sveva.
I due decenni successivi sono segnati da una forte instabilità politica e nel regno prevale l’anarchia fino al 1220, anno in cui Federico II scende in Italia a cingerne la corona. I trent’anni di regno di Federico, molto agitati, vengono segnati dalla straordinaria personalità del re e imperatore, soprannominato dal cronista Mathieu Paris « stupor mundi » in analogia all’epitaffio di Roberto il Guiscardo « terror mundi » !

Tancredi di Lecce re di Sicilia
La III Crociata e il regno di Sicilia
Enrico VI di Hohenstaufen
La minore età di Federico II
Federico II re di Sicilia e imperatore di Germania

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