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Il regno normanno tra Oriente e Occidente

Guglielmo II: la politica estera (l'Inghilterra dei Plantageneti)

Nella seconda metà del sec. XII, la corte dei Plantageneti e quella di Palermo sono sicuramente le corti più prestigiose d’Occidente. Ci sono Inglesi presso il re di Sicilia, quali Richard Palmer, ad esempio, vescovo di Siracusa e amico di Thomas Becket. Londra commercia con Palermo, e gli scambi sono altrettanti nel campo artistico (lavorazione dello smalto, letteratura di corte…).
I rapporti di Enrico II Plantageneto con Guglielmo II di Sicilia si ricollegano allo scacchiere diplomatico complicato che in Europa vede affrontati l’Imperatore Federico Barbarossa e il papa. Negli anni 1170, Enrico II Plantageneto, prima seguace dell’Imperatore, è in cerca di alleanze nello scontro che lo vede opposto a Thomas Becket. Guglielmo II di Sicilia, protettore di papa Alessandro III, gli fa da interlocutore privilegiato. Preferendo quindi lasciare il Barbarossa, Enrico II Plantageneto si riavvicina a Guglielmo e al papa. Ma l’omicidio di Becket, nel 1172, rinvia un progetto matrimoniale, condotto a termine solo nel 1176. La principessa Giovanna, figlia di Enrico II e di Aliénor d’Aquitania, undicenne, si reca a Palermo per sposare il re Guglielmo.
Questo prestigioso matrimonio rimane tuttavia senza eredi : si sta spegnendo il lignaggio maschile legittimo degli Altavilla. Durante il suo passaggio in Sicilia, nel 1190, Riccardo Cuor di Leone adduce a pretesto l’impegno finanziario contratto in occasione del matrimonio di sua sorella Giovanna per esercitare una pressione sul potere fragile di Tancredi di Lecce (1190-1194), ultimo re normanno di Sicilia. Giovanna avrebbe accompagnato suo fratello in Terrasanta per sposare il fratello di Saladino. Sposerà invece il conte di Tolosa, e morirà a Rouen nel 1189.

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