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Signoria e feudalità

Il castello

Il signore normanno esercita il proprio potere dal suo castello, luogo residenziale e nel contempo impianto del potere militare ; in epoca normanna esso diventa una componente caratteristica del paesaggio meridionale. La fitta rete di castelli colpisce ad esempio i cronisti tedeschi in occasione delle discese delle truppe imperiali ; nelle regioni in cui vigeva di solito l’amministrazione imperiale bizantina, particolarmente nelle città, l’esistenza di castelli non è affatto considerata bene.

La finalità del castello è in effetti insieme bellica e simbolica : esso è un’affermazione del dominio del conquistatore sul territorio. Un esempio significativo si vede nelle torri costruite in posizioni decentrate rispetto all’abitato da esse controllato, o anche a cavallo sulle cinte di mura delle città conquistate, vicino alle porte dovo sono riscossi i dazi di passaggio. Ogni impossessamento di un nuovo territorio viene a quel modo segnato simbolicamente dalla costruzione di un castello o di una torre (Bari, 1075 ; Troia 1080).

Sorgono in quell’epoca molti castelli costruiti senza dubbio con l’impianto importato dalla Normandia : torri lignee sistemate sopra motte artificiali. Il signore ci vive con pochi soldati, sorveglia che vengano riscossi i redditi delle sue terre ; talvolta esce per qualche incursione, per cui il saccheggio rappresenta l’attività essenziale della vita militare durante guerre private. I castelli costruiti da Roberto il Guiscardo in Calabria : Scribla, San Marco Argentano, sembra corrispondano esattamente a quest’impianto normano della metà dell’XI secolo. A San Marco Argentano, la torre e la muraglia soprastanti la motta sono state ricostruite in pietra nel XII secolo. Il fortilizio ha conservato il nome significativo di Torre Normanna.

Le alture impervie delle regioni di montagna richiedono impianti diversi ; in molti casi, i Normanni hanno anche ristrutturato fortificazioni preesistenti, particolarmente
nelle regioni longobarde, dove risulta difficile individuare le fasi cronologiche dei fortilizi. Comunque sia, nell’XI secolo, la conquista normanna si appoggia a castelli che dalla loro sistemazione disseminata esprimono bene la frantumazione del potere di cui si sono impadroniti i feudatari. Nel XII, la monarchia normanna agirà appunto per riprenderne il controllo, facendo del castello il punto cardine della difesa del territorio, come del reclutamento degli uomini per prestare servizo nelle truppe regie.
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