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Il re di Sicilia, duca di Puglia e di Calabria

Il consolidamento del potere: le Assise di Ariano

Oltre l’attività guerriera, Ruggero IIsi fa portatore di una concezione accentratrice e burocratica del potere monarchico. Presta una particolare attenzione alla sua opera di politica interna. In questo lavoro di ristrutturazione politica di grande portata, lo assiste in maniera diretta Giorgio di Antiochia, un greco di Siria, persona poliglotta e molto colta, proveniente dalla corte del principe zîride di Mahddiyya (Tunisia), e assunto da Ruggero intorno al 1112. Durante quanrant’anni è stato l’ »ammiraglio » (emiro degli emiri), il primo consigliere del re.
All’avanguardia delle monarchie occidentali Ruggero vuole fornire al suo nuovo Stato delle istituzioni stabili e promuovere l’ieda di sovranità e di bene pubblico : egli convoca tutti i suoi vassalli laici ed ecclesiastici a Ariano durante l’estate 1140, dopo una delle solite campagne di pacificazione operate ogni anno sui suoi territori con l’aiuto dei figli.
Ruggero promulga le Assise di Ariano, una costituzione che rappresenta la concretizzazione giuridica delle idee di riforme : i quarantaquattro paragrafi delle Assise trattano del diritto e delle giurisdizioni ecclesiastiche, di diritto pubblico e di potere regio, ma anche di diritto privato (il matrimonio) e di diritto penale 
È un’opera di riflessione, sintesi tra tradizioni franche e normanne, bizantine e musulmane. Il re cerca di sistemare un apparato di potere capace di garantire l’equilibrio tra la corona e i feudatari, grazie a una burocrazia accentrata che dipende strettamente dal sovrano, posto al vertice della scala gerarchica. Viene curata in particolar modo l’efficienza fiscale e militare, insieme ad un oculato controllo della gerarchia ecclesiastica. Non manca la preoccupazione di miglioramento del vivere quotidiano del popolo.
Questo testo fondatore e innovativo costituirà il nucleo del potere monarchico per circa sette secoli in Italia meridionale.

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