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Gli eredi della conquista

Gli Altavilla alla Crociata

Figlio primogenito di Roberto Guiscardo, Boemondo, nato intorno al 1052, eredita soltanto il principato di Taranto. Allontanato dalla parte più interessante dell’eredità, coglie l’occasione della Prima Crociata e parte insieme al nipote Tancredi fin da novembre 1096, deciso a conquistarsi un territorio degno di sé. In aprile 1097, a Bisanzio, Boemondo riconosce l’autorità dell’Imperatore Alessio I Comneno, ossia l’avversario più accanito di Roberto Guiscardo, in cambio dell’approvvigionamento e del mantenimento delle sue truppe. Assunto il comando nell’assedio a Antiochia, nel 1097-1098, conserva questa città rinunciando a seguire i Crociati a Gerusalemme, espugnata nel 1099.
Dal canto suo, Tancredi ha proseguito ed è insignito principe di Galilea da Godefroy de Bouillon, nel 1100. Ribellatosi al suo successore, Tancredi torna a Antiochia per assumere l’interim dopo la cattura di suo zio dai Turchi, in agosto 1100. Procede in quel periodo a un’attiva politica espansionistica a scapito dell’Impero d’Oriente.
Liberato contro un ingentissimo riscatto di 260000 dinar nel 1103, Boemondo riprende la guerra ; stretto nella morsa tra Turchi e Arabi da una parte e Bizantini dall’altra, affida la reggenza a Tancredi e prende la via del ritorno per reclutare nuove truppe in Italia. Ha per progetto di attaccare Bisanzio dall’ovest, nell’intento non solo di ottenere l’autonomia del suo principato, ma anche di conquistare l’Impero.
Malgrado l’aiuto del re di Francia, Boemondo fallisce e, nel 1108, nel trattato di Durazzo, è costretto a ripetere l’omaggio vassallatico al basileus per i possessi in Oriente, attuali o futuri ; si impegna contemporaneamente a non intraprendere niente, ovviamente, contro l’Impero greco.
Distrutto, Boemondo torna in Italia dove muore il 26 marzo 1111. Tuttavia gli sopravvive il principato di Antiochia. Dopo il trattato di Durazzo, Tancredi (†1112) continua a lottare, approfittando in particolare delle contese musulmane, mentre il figlio omonimo di Boemondo, nato nel 1109, darà vita a un lignaggio destinato a regnare per due secoli o quasi su Antiochia e Tripoli.

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