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Gli avventurieri normanni

Le rotte dei pellegrini

Tra X e XI secolo grande importanza svolge il pellegrinaggio nella vita religiosa dei regni d’Occidente. Meta di questi spostamenti lontani che si moltiplicarono intorno al Mille era soprattutto di far penitenza nei luoghi santificati dal passaggio di Cristo o dalla presenza di reliquie di santi. Le destinazioni principali sono la tomba di Cristo a Gerusalemme (Santo Sepolcro), le tombe di Pietro e Paolo a Roma, e la tomba di san Giacomo Maggiore a Compostela. Questi spostamenti sono lunghissimi e costosi, (non di rado si concludono con il mancato ritorno a casa del pellegrino) ma anche faticosi e pericolosi : in quel modo il duca di Normandia, Roberto il Magnifico, partito all’apice della sua gloria, muore nel 1035 a Nicea, in Bitinia, di ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme. 
L’Italia meridionale è uno dei possibili luoghi d’imbarco sulla strada di Gerusalemme per l’Oriente, da Brindisi o da Messina. La regione pugliese conserva anche una meta importante di pellegrinaggi, nella penisola del Gargano, sulla costa adriatica. I legami tra il monastero di San Michele al Monte Gargano, dove sarebbe apparso nel 492 l’arcangelo, e il santuario normanno del Mont-Saint-Michel, dove secondo la tradizione, viene anche menzionata un’apparizione del santo, agli inizi del sec. VIII. I visitatori provenienti dalla Normandia affluiscono al Monte Gargano : così esordisce l’avventura dei Normanni in Italia del Sud. 

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