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L'Impero Angioino

I figli in rivolta

Corteo reale, pittura murale della cappella Santa-Radegonda a Chinon.Il potere del Plantageneto non ha che due nemici ostinati: il re di Francia, e i suoi propri familiari (Eleonora, e i figli, spesso ribelli alla sua autorità). Le costanti rivendicazioni dei principi plantageneti su una parte dell'eredità richiama i comportamenti dei figli di Guglielmo il Conquistatore, e ben rappresentano la tendenza centrifuga che caratterizza costantemente lo Stato feudale creato da Enrico II.

Enrico il GiovaneAll'inizio del suo regno, Enrico ha accuratamente scartato i suoi fratelli Goffredo e Guglielmo Lunga Spada (1155-1156). La divisione del 1169 e il testamento del 1170 non sono certo stati fatti per assicurare ai tre principi un potere effettivo. Ma nel 1173 Enrico il Giovane, il primogenito, e i due cadetti Riccardo e Goffredo si sono opposti al padre per la costituzione dell'appannaggio in favore di Giovanni, il più giovane, dimenticato nella divisione del 1169. Il conflitto provoca una ricolta generale, il cui centro è la Normandia. La rivolta non è domata che nel 1174. Enrico perdona i figli, ma rinchiude Eleonora, che ne ha preso le parti, in una prigione inglese.

Per ristabilire la sua autorità Enrico II conferma ai suoi figli la divisione del 1169, ma li costringe a prestargli l'omaggio vassallatico. Ma malgrado ciò, la morte accidentale di Enrico il Giovane nel 1183 prelude a nuovi gravi conflitti con Riccardo (1185) e poi con Goffredo (1186). Enrico termina il suo regno nel 1189 sotto il tiro delle armate alleate dei suoi figli e del re di Francia.

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