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L'Impero Angioino

Enrico II, re d'Inghilterra

La Casa dell’Ebreo (The Jew’s House), Lincoln, della metà del XII secoloSebbene come re d'Inghilterra Enrico ebbe il vantaggio di ereditare un paese tranquillo, fu molto determinato nel creare un governo stabile e riconquistare quelli che considerava i suoi legittimi diritti sui baroni e sulla chiesa che erano andati perduti nel clima di anarchia del regno di Stefano. Enrico insistette molto nel rispetto della legge, soprattutto per quanto riguardava i reati di violenza ed i furti di proprietà, e fece in modo di garantire che la volontà della corona venisse realizzata attraverso l'istituzione di incontri più regolari tra i giudici regi e le giurie locali, gettando così le basi del sistema giudiziario inglese dei nostri giorni. La restaurazione del principio del rispetto della legge creò un ambiente, soprattutto nelle città, nel quale l'economia potè fiorire.

Il maschio, del XII secolo, del castello di Norham (Northumberland)Ai confini dell''impero' Enrico dovette respingere le ambizioni dei suoi nemici in Galles, Scozia e Normandia. Nel nord del Galles il leader locale, Owain Gwinedd, all'apice del potere, fu costretto a cedere mentre nel Galles meridionale Rhys ap Gryffydd dovette rinunciare ai territori conquistati sotto il regno di Stefano. Nel 1173, al tempo della rivolta dei figli di Enrico, Guglielmo 'il Leone', re di Scozia, cercò d'impossessarsi della Northumbria, ma fu catturato ad Alnwick e costretto ad abbandonare la richiesta. La fortificazione delle terre di confine, comunque, continuò con la costruzione di nuovi castelli in pietra, come quelli di Newcastle e Norham, che vantavano un grande maschio rafforzato.

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