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Gli eredi della Conquista

I fratelli nemici: il re Enrico contro il duca Roberto

Alla morte di Guglielmo il Rosso, il più giovane dei figli di Guglielmo il Conquistatore, Enrico, si fa assegnare la corona d'Inghilterra, privando Roberto Courteheuse del suo diritto di primogenitura.

Roberto rientra da Gerusalemme nel settembre 1100, in ritardo per opporsi all'incoronazione del fratello; riprende però possesso del ducato.

Si rinnova la situazione della successione che si era verificata nel 1087. Alcuni dei grandi baroni tentano di affrancarsi dall'autorità di re Enrico appoggiandosi a Roberto, che sbarca a Portsmouth nel 1101, con l'intenzione di attaccare battaglia contro il fratello. Lo scontro è provvisoriamente evitato grazie a una rinunzia dei due fratelli ad avanzare pretese contro i possedimenti dell'altro.

Ma mentre Enrico tiene con fermezza il suo regno, Roberto è ancora una volta incapace di impedire le guerre private dei baroni. Il più famoso di questi, Roberto di Bellême, tiene testa ai due fratelli, sia nei suoi feudi in Normandia che nella sua contea inglese di Shrewsbury.

Il disordine induce molti baroni normanni, soggetti al re d'Inghilterra, a trasferire a quest'ultimo l'omaggio per le terre detenute in Normandia, e a domandarne l'intervento.

Nel 1104 Enrico sbarca in Normandia, ma solo l'anno dopo scatena l'offensiva decisiva. Attraverso Carentan, Bayeux, Caen, e Falaise, Enrico prende il controllo delle città e delle piazzeforti della Normandia, non esitando a incrudelire contro i ribelli: incendia, nel 1105, Bayeux e la sua cattedrale; l'abbazia di Saint-Pierre-sur-Dives, dove era stato organizzato un agguato contro di lui, subisce la stessa sorte nel 1106.

Alla fine, Roberto Courteheuse è sconfitto e catturato a Tinchebray (1106). Viene condotto in esilio nel castello di Cardiff. Enrico I Beauclerc ha ricostituito in suo nome gli stati di Guglielmo il Conquistatore.

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