La morte misteriosa di Guglielmo il Rosso

Il cerimoniale di Whitsuntide all'inaugurazione della nuova Sala di Westminster nel 1099 avrebbe visto Guglielmo il Rosso all'apice del potere. La sola nube sull'orizzonte del re era rappresentata dall'imminente ritorno del fratello Roberto dalla Crociata, atteso per il settembre del 1100. Entro quella data Guglielmo avrebbe dovuto decidere se restituirgli la Normandia, ammesso che gli venisse pagato il prestito per il quale il ducato era un pegno. Di fatto, però, il problema non si pose mai.

Il 2 agosto del 1100 Guglielmo il Rosso fu ucciso mentre era a caccia nella New Forest. Da allora la sua morte é circondata da mistero: si trattò di un incidente o di qualcosa di più sinistro? Due fonti contemporanee vicine rivelano che, nell'ansia di tirare con una freccia ad un cervo maschio, il compagno di Guglielmo, Walter Tirel, conte di Poix, colpì il re per errore. Sebbene la morte di Guglielmo fu ampiamente considerata come una punizione divina nei confronti di un uomo malvagio, rimane il sospetto che essa fu escogitata dal più giovane fratello Enrico, anch'egli partecipe della battuta di caccia.

Se Enrico desiderava succedere a Guglielmo come re, egli doveva accaparrarsi la rivendicazione dell'altro fratello, Roberto. É stato fatto notare che la velocità con cui Enrico prese la via di Winchester, ad una distanza convenientemente breve dalla New Forest, per impossessarsi del tesoro reale, suggerisce che egli avesse pianificato l'assassinio del fratello.