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Il regno di Guglielmo il Conquistatore

Mantes, l'ultima cavalcata

Gli ultimi anni di regno di Guglielmo sono caratterizzati da nuove prove.

In Inghilterra, i tradimenti dei baroni normanni hanno sostituito le rivolte degli Anglosassoni. Nel 1075 è Ruggero di Breteuil, conte di Hereford e figlio del suo più fedele amico, Guglielmo figlio di Osberno (uccido al suo servizio a Cassel, nel 1071). Nel 1082 si verifica il problema più grave del regno di Guglielmo, che costringe il sovrano ad arrestare il suo fratellastro Ottone di Conteville, vescovo di Bayeux e conte del Kent. Costui aveva imposto notevoli esazioni alle popolazioni della sua contea inglese, e aveva proseguito reclutando un'armata privata per dei fini non chiari. Guglielmo lo fa processare e imprigionare.

Tomba della Regina Matilde nell'abbaziale della Trinità di Caen, Litografia di Engelmann per le "Anglo-Norman Antiquities" di Ducarel, 1767.L'incomprensione con suo figlio Roberto Courteheuse, che rivendica la sua parte negli Stati di Guglielmo, non si è ancora risolta quando nel 1083 muore sua moglie, la duchessa e regina Matilde. Alla fine del regno di suo padre Roberto intriga ancora contro di lui alla corte di Filippo I, re di Francia. Né si sono esaurite le difficoltà che affliggevano i confini. Anche se non concretizzatasi, tra il 1084 e il 1086, una minaccia d'invasione danese costringe Guglielmo a tornare in Inghilterra. Al ritorno, egli deve mettere fine con un compromesso all'interminabile assedio di Santa Susanna (1086), e a volgersi contro il re di Francia.

Il controllo della regione del Vexin oppone il duca-re al re di Francia. Questa regione è uno spazio aperto tra la Normandia centrale e i possedimenti reali intorno a Parigi. Una frontiera artificiale separa un Vexin normanno da un Vexin francese. Ognuno dei due contendenti cerca di spingerla verso i possedimenti dell'altro. Il re di Francia ha rinforzato il suo controllo sui signori laici ed ecclesiastici del Vexin, e lancia, attraverso di loro, degli attacchi sul Vexin normanno. Guglielmo decide di lanciare un raid di rappresaglia. La cavalcata si chiude a Mantes nel luglio del 1087. Guglielmo, ferito accidentalmente, muore qualche giorno dopo a Rouen (9 settembre 1087), e il corpo è trasportato per la sepoltura nell'abbaziale Saint-Etienne de Caen.

Sul letto di morte, Guglielmo divide quei domini che non gli portò fortuna tenere da solo: a Roberto, il primogenito ribelle, la Normandia; a Guglielmo il Rosso, il cadetto, l'Inghilterra, niente, viceversa, per Enrico, l'ultimogenito.

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