5 |
Il regno di Guglielmo il Conquistatore |
Il Domesday Book
Nel 1085, essendo l'Inghilterra sotto la minaccia del re di Danimarca Cnut II, Guglielmo il Conquistatore fu indotto ad ordinare una stima del patrimonio del regno al fine di riscuotere le tasse con cui finanziare le sue forze. Questa stima condusse alla compilazione del Domesday Book, un libro che fu paragonato al testo biblico relativo al Giudizio Universale.
L'unità di base della proprietà terriera cui il Domesday Book fa riferimento é il feudo. Per 'feudo' si può intendere un grande possedimento di terra, un villaggio oppure un certo numero di fattorie. Il Domesday Book cataloga il nome del possessore ed il valore di ciascun feudo al tempo del re Edoardo il Confessore ed al tempo della rilevazione. Ne elenca, inoltre, la suscettibilità al pagamento d'imposte così come cataloga beni quali gli aratri ed i boschi o, talvolta, anche il bestiame. I possedimenti terrieri di ciascuna contea vengono elencati a cominciare da quelli del re e, a seguire, quelli dei principali proprietari così da offrire un ritratto della struttura sociale dell'Inghilterra normanna.
Sebbene venisse fatto uso dei registri dei poderi, il Domesday Book fu largamente compilato attraverso dichiarazioni fatte sotto giuramento dalle persone del luogo nei tribunali delle contee e nei dipartimenti minori del governo locale, the hundreds and wapentakes. Per convenienza amministrativa, l'Inghilterra (ad eccezione di Cumberland, Durham e del Northumberland) venne divisa in sette o otto 'circondari' per l'accertamento del reddito che venivano visitati da squadre di commissari, vale a dire baroni provenienti da parti del paese diverse da quella sotto accertamento. I dati venivano poi elaborati in forma unificata a Winchester e conservati nel Tesoro.