5

Il regno di Guglielmo il Conquistatore

Guglielmo ed i baroni

Guglielmo il Conquistatore in una lettera iniziale tratta dalla Chronicle of Battle AbbeyIl maschio (fine del XI secolo) del castello di Chepstow (Monmouthshire), sulla riva occidentale del fiume Severn nel sud del GallesAppena si sentì sicuro nel nuovo regno, Guglielmo spodestò la nobiltà anglosassone e concesse castelli e possedimenti terrieri, i 'feudi' o gli 'onori', ai principali baroni normanni. In cambio, essi rendevano ossequio al re, promettevano di essere fedeli a lui e gli fornivano prestazioni militari.Un rapporto simile sussisteva tra i baroni ed i cavalieri.  Sebbene, in teoria, le proprietà terriere non erano ereditarie in quanto l'erede doveva pagare per prendere possesso del patrimonio ereditato, presto si diffuse la pratica di trasmettere l'eredità direttamente al figlio maggiore.

Al fine di evitare che un barone divenisse troppo forte e costituisse una fonte regionale di potenziale ribellione, Guglielmo fece in modo che i suoi possedimenti fossero sparsi nelle più svariate parti del paese. Sul confine gallese, o March, ai conti di Chester, Hereford e Shrewsbury furono dati possedimenti più vasti di quelli garantiti ad altri baroni come loro poichè essi avevano bisogno di maggiori risorse per sostenere le forze necessarie a difendere l'Inghilterra dai Gallesi.

page précédente    page suivante