Il patrimonio archeologico ed artistico

    L’impero anglo-normanno e il regno normanno di Sicilia nel XII secolo presentano molti punti comuni nel campo della storia dell’arte, particolarmente in architettura. Dopo questo periodo eccezionale, le due zone geografiche degli estremi dell’Europa ritroveranno una storia propria.

Il retaggio del passato non è stato conservato in maniera uguale, e i miti che ne sono usciti si rifanno a delle tradizioni locali. Mentre i tesori delle cattedrali e delle abbazie normanne sono andati quasi del tutto dispersi e quelli inglesi solo in parte conservati, i tesori del Mezzogiorno ornano tuttora i luoghi cultuali o vengono esposti nei musei.

La ricerca storica contemporanea non ha neanch’essa seguito la stessa via. La storia dell’arte romanica, e particolarmente la scultura, è meglio conosciuta e studiata in Italia del Sud, mentre l’archeologia medievale si è prima sviluppata attorno a Winchester e a Caen in seguito ai bombardamenti dell’anno 1944. In Italia, il peso dell’Antichità ha per molto tempo frenato lo sviluppo dell’archeologia medievale.

Da una parte e dall’altra, le collezioni sono molto differenti nella loro qualità e nel grado di documentazione ; tale aspetto disparato è un dato costante delle collezioni medievali europee.

Per valutare la ricchezza e la diversità della civiltà del medioevo europeo, sarà dunque necessario visitare numerosi musei, come le biblioteche e gli edifici laici, militari e religiosi, fino alla più umile cappella capace di raccogliere un’opera essenziale nel contesto originale.

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