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Il regno normanno tra Oriente e Occidente

La reggenza della regina Margherita: Stefano di Perche a Palermo

Alla morte di suo padre, Guglielmo II ha soltanto dodici anni, ed è la regina Margherita di Navarra a assumere la reggenza. All’opposto di suo padre, Guglielmo sarà chiamato « il Buono ». Egli è più letterato che guerriero, pio e leale. In occasione dell’ incoronazione nel 1166, la sua personalità seduce tutti e ristabilisce calma. La reggente garantisce la pace al regno accordando certi favori ai soldati e indulgenze ai ribelli.
Ma la corte non è al riparo dai complotti. Nel 1166, il caid Pietro, di origine musulmana, era stato costretto all’esilio dalle minacce ; Margherita, che diffidava dei feudatari e dei funzionari scelti da Guglielmo I, si appella allla sua famiglia per aiutarla a governare. Il giovane Etienne du Perche, suo cugino, diventa cancelliere del regno e arcivescovo di Palermo, mentre un religioso eccezionale, Etienne de Blois, fa da precettore al giovane re. Ma i favori distribuiti alla cerchia francese e navarrese con la quale si è trasferito in Sicilia attizzano di colpo contro Etienne du Perche il rancore dei funzionari locali. Per via dell’incomprensione assoluta della società in cui è immerso, accumula gli errori e sveglia in particolare la popolazione musulmana. Deve riparare a Messina in dicembre 1167. I complotti provocano la strage dei Francesi, per cui Etienne è costretto a lasciare la Sicilia alla fine dell’estate 1168.
I baroni sono nuovamente agitati e si dividono territori, cariche e posizioni. Ma nel 1171, Guglielmo ha compiuto i diciott’anni e termina la reggenza. Sotto il suo regno si spegne la rivolta baronale. 

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