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 I primi signori normanni

Rainolfo I d'Aversa

Insignorito di Aversa nel 1030, Rainolfo Drengot accelera il processo di immigrazione di connazionali, necessari per il mantenimento dell’ordine e il controllo di una popolazione cui esita ad affidarsi. Si inserisce con spregiudicatezza nella politica dei principi meridionali senza indugiare a cambiare campo nel caso che favorisca i suoi interessi. Morta nel 1034 la prima moglie, figlia del duca del Napoli, egli lascia ostensibilmente il suo genero e protettore per sposare un’altra principessa lombarda, nipote del duca Pandolfo III di Capua e figlia del duca di Amalfi. Da tale alleanza il Normanno trae un’espansione del suo territorio a detrimento di terre sottratte ai possedimenti dell’abbazia di Montecassino. Poco dopo, nel 1039, stringe patti con Guaimario V di Salerno, con appoggio delle truppe dell’Impero germanico capeggiate da Corrado II il Salico egli stesso. Sconfitto Pandolfo di Capua, Rainolfo d’Aversa annette le sue terre e, con il beneplacito dell’imperatore Corrado, riunisce nelle proprie mani sia Capua che Salerno, divenendo per via di conseguenza signore della più vasta concentrazione politica del Mezzogiorno. Ormai carta vincente e inequivocabile della scena politica della Campania, la contea d’Aversa, in quanto primo principato normanno duraturo in Italia del Sud, è diventata rapidissimamente una vera e proprio potenza. Soltanto l’altra grande dinastia normanna, quella degli Hauteville, sarebbe riuscita a sottometterla.

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