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Gli eredi della Conquista

La Normandia e la Crociata

Guglielmo il Rosso in Normandia Roberto alle Crociate

 

Guglielmo il Rosso in Normandia

L'appello di papa Urbano II per la crociata porta una certa tregua in Normandia. La fine delle guerre private era una delle esigenze imposte ai baroni durante il periodo delle crociate, e Roberto Courteheuse rinnova la sua giovinezza avventurosa decidendo di prendere la Croce.

Guglielmo il Rosso assiste alla partenza del fratello nel settembre 1096. Partendo, Roberto gli lascia in pegno il ducato di Normandia in cambio di un aiuto finanziario per le spese della sua spedizione e per l'equipaggiamento della numerosa truppa.

Castello di Gisors, eretto nel 1097 da Guglielmo Chioma Rossa contro il re di Francia. Il torrione risale al periodo seguente (fine XII° - inizio XIII° s.). Foto G. Coppola.L'assenza di Roberto fornisce a Guglielmo la possibilità di ristabilire l'ordine in Normandia, ma egli si ritrova di fronte le stesse difficoltà di suo padre Guglielmo. Nel corso di tre anni, Guglielmo dovette proteggere i suoi confini da una parte all'altra dei suoi possedimenti. Ai conflitti con gli Scozzesi e i Gallesi di aggiunge la minaccia del re di Norvegia. E in Normandia deve riprendere, senza peraltro risultati definitivi, la lotta per il possesso del Maine e del Vexin.

L'impressionante fortezza di Gisors, cominciata a costruire nel 1097, è testimonianza dei mezzi messi in campo in questa regione dove corre uno dei confini della Normandia.

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Roberto alle Crociate

Secondo Orderico Vitale, il duca di Normandia, incapace di far regnare la pace la giustizia nel suo ducato, sarebbe stato convertito dalle preghiere di un religioso poco dopo la predica del papa Urbano II nel 1095 al concilio di Clermont, ed avrebbe allora deciso di partire a Gerusalemme.
Roberto Courteheuse non è pertanto un semplice pellegrino, bensì uno dei capi più importanti della Crociata che capeggia una truppa abbondante e molto dotata; parte insieme a parenti suoi, Stefano di Blois e Roberto di Fiandra; con suo zio Eudes, vescovo di Bayeux, morto prima di tornare e seppellito a Palermo; infine, Ugo, fratello del re di Francia.

La battaglia di Dorilea (1° luglio 1097)Il duca di Normandia parte per Roma in settembre 1096. Trascorre l’inverno in Puglia, presso il conte normanno Ruggero Borsa. Il suo esercito raggiunge gli altri principi crociati a Costantinopoli e durante l’assedio a Nicea soltanto nel 1097, a maggio. Le imprese di Roberto sono allora citate a mo’ di esempio da tutti i cronisti, ma non ha ancora trovato un cantore che lo esaltasse, come il monaco Raul di Caen fece per un altro normanno, Tancredi, nipote di Boemondo di Taranto. Seguiamo dunque le gloriose vicende di Roberto quando è citato rispetto ad altri, ma sempre al primo piano : durante la battaglia di Dorilea (1° luglio 1097), l’assedio a Antiochia (ott. 1097- giugno 1098), e durante l’assedio e la resa di Gerusalemme (giugno-luglio 1099). La sua più famosa prodezza rimane quella di avere strappato la bandiera al capo dell’esercito egiziano, intercettato a Ascalon il 12 agosto 1099.

L’assedio a Antiochia (1098)Liberata Gerusalemme, Roberto Courteheuse, così come moltissimi crociati, pensa di avere compiuto il proprio dovere e inizia il lungo cammino di ritorno. Contrariamente ai principi normanni d’Italia, Roberto non ha cercato di crearsi un regno nei territori riconquistati. Si è preoccupato di costituire la somma destinata a disimpegnare il suo ducato grazie alle donazioni dell’imperatore bizantino Alessio Comnene da cui aveva accettato il patto di fedeltà e lo aveva rispettato; torna anche con la dote per Sibilla di Conversano che sposa durante un’ultima permanenza presso i Normanni d’Italia durante l’inverno 1099.

Tornato finalmente in Normandia dopo alcuni mesi (primavera 1100) Roberto ritrova il ducato senza dovere rimborsare Guglielmo il Rosso, suo fratello, morto nel frattempo; invece può giustamente sentirsi scartato dal suo diritto di primogenitura : Henri I Beauclerc si è infatti impadronito del trono d’Inghilterra prima che fosse tornato.

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