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1066 la conquista dell'Inghilterra |
La conquista dell'Inghilterra
Dopo la vittoria di Hastings, Guglielmo dovette raggiungere Londra per assicurarsi la corona, ma prima mise al sicuro Dover e gli altri porti del Kent lungo il Canale. Successivamente passò da Canterbury e attraversò il Tamigi a Wallingford, ad ovest di Londra, dove Stigand, l'arcivescovo di Canterbury, si sottomise a lui. Da Wallingford si spostò a Berkhampstead dove un gruppo di cittadini londinesi fu d'accordo ad ammetterlo nella città.
Guglielmo fu incoronato re a Westminster nel giorno di Natale del 1066 e costruì a Londra due castelli, uno dei quali con una torre nota come la Torre Bianca (iniziata nel 1078). La costruzione di castelli e la fortificazione delle città furono la chiave del successo nella conquista dell'Inghilterra. Il rischio di ribellione contro il re fu invece minimizzato attraverso la sostituzione dell'aristocrazia anglosassone con gli uomini di Guglielmo.
Guglielmo incontrò qualche opposizione, innanzitutto nella parte occidentale del paese, ma questa fu annientata con la presa di Exeter nel 1068. Egli sconfisse anche dei ribelli a York nel 1068 e costruì un castello nella città. Agli inizi del 1069 costruì un secondo castello a York, ma a settembre la città era al centro di un'altra rivolta, questa volta più grave, sostenuta da una grande armata danese che arrivava con 240 navi. Questa fu distrutta con grande forza e brutalità.
Il clima d'instabilità del nord fornì un'opportunità al re di Scozia Malcom Canmore per fare scorrerie in Inghilterra ed avanzare fino al fiume Tees. Trovatosi però di fronte ad un'armata normanna, fu costretto nel 1072 a scendere a patti con Guglielmo.
L'ultima grave, ma malriuscita, ribellione in Inghilterra ebbe luogo nel 1070 quando Morcar, uno dei conti anglosassoni, si unì ad un guerriero noto come Hereward the Wake, la cui base si trovava nell'isola di Ely vicino a Peterborough.