Compiuta la conquista, i nuovi duchi normanni convertiti al cristianesimo mirano alla ripresa della provincia. Appoggiandosi alle misure pacificatrici della Chiesa, provano fin dalla metà del X secolo a restaurare una serie di monasteri.
Nell'anno 1001, il duca Riccardo II chiede a Guglielmo di Volpiano, discepolo di Maieul di Cluny, di riorganizzare l'abbazia di Fécamp. Introdotta la riforma cluniacense attraverso Gugliemo, viene avviato un rinnovamento della vita monastica, voluto e ideato dai duchi come il mezzo di rinforzare il loro potere politico in maniera duratura, nell'intera Normandia, unificando anche una popolazione con tante disparità etniche.
Questa riforma si richiama agli ideali essenziali di San Benedetto e si nutre di un'intensa attività in campo intellettuale ; gli scriptoria rinascono con l'intento di ricostituire un corpus di manoscritti andati dispersi. È palese la ripresa a partire dalla prima parte dell'XI secolo, nelle abbazie restaurate in una prima fase : al Mont-Saint-Michel, Fécamp, Jumièges e Saint-Wandrille.
La conquista del 1066 incoraggia il fiorire dell'arte della miniatura normanna. I monaci del continente si trovano allora in stretto rapporto con l'arte della Scuola di Winchester, erede di una tradizione carolingia pressoché pura.
Dal 1090 al 1110 circa, la miniatura monastica normanna raggiunge il suo apice. La sua armonia stilistica generata dagli scambi tra i vari centri produttivi come dalle migrazioni degli artisti consente di coniare l'appellativo di " scuola normanna ". Tra le abbazie più vecchie, quella di Jumièges vede svilupparsi un'attività intensa. Le abbazie della generazione successiva sono allora al primo posto : Saint-Pierre-de-Préaux, Notre-Dame de Lyre, e, al confine tra il Perche e il Maine, Saint-Evroul e Saint-Martin di Sées. Anche se difficile da valutare, la parte del Bec e di Saint-Ouen di Rouen fu senza dubbio prevalente.
Dagli anni 1120 in poi, allentatisi i legami con l'Inghilterra, la Normandia si fa più provincia nel campo politico ed artistico. Jumièges e, soprattutto, Fécamp, produce ancora qualche manoscritto di grande qualità fino alla metà del secolo, periodo in cui sembra gli scriptoria cessino l'attività.

M.-D. Nobécourt-Mutarelli
Bibliothèque municipale de Rouen

Inghilterra
- Sacramentario cosiddetto di Roberto di Jumièges. Inghilterra, XI secolo (inizio).

Fécamp
- Bibbia. Fécamp. 1025-1050.
- Bibbia, Fécamp, 1120-1130 circa.

Jumièges
- Haymon d'Auxerre, Commento alle epistole di San Paolo, Jumièges. 1025-1050.
- Vite di Santi, Jumièges , 1050-1075.
- Vita di Sant'Aycadre, abate di Jumièges. Jumièges, XI secolo (4° quarto).
- Bibbia, Jumièges, 1080 circa.
- San Gregorio, Moralia in Job (libri XVII-XXII), Jumièges, XI secolo (4° quarto).
- Vite di Santi, Jumièges, XI secolo (fine).
- Sant' Anselmo, Vari trattati, Jumièges, XI secolo (fine).
- Sant' Ambrogio, Vari trattati, Jumièges, XI secolo (fine).
- Evangeliario, Abingdon, tra il 1084 e il 1097.

Saint-Evroul
- Saint Augustin, Vari trattati, Saint-Evroul, XI secolo, fine.
- Sacramentario, Saint-Evroul, XI secolo, fine.
- Sant'Agostino, Commento ai Salmi I-L, Saint-Evroul, XI-XII secolo.
- Evangeliario, Saint-Evroul, XII secolo, 1° quarto.

Saint-Ouen di Rouen
- Sant'Agostino, Trattati sul Vangelo di Giovanni, Saint-Ouen di Rouen ?, XI secolo (fine).
- Vite di Santi (chiamato anche " Libro nero "), Saint-Ouen de Rouen, XI secolo (fine).

Saint-Pierre de Préaux
- San Gregorio, Moralia in Job (libri XVII-XXXV). Saint-Pierre de Préaux, XI-XII secolo.

Notre-Dame de Lyre
- Bibbia, Notre-Dame de Lyre, XII secolo (1° quarto).