In Italia, l’influenza normanna riguarda il Mezzogiorno dalla Sicilia fino alle frontiere dello Stato Pontificio, a sud di Roma. Il patrimonio architettonico, chiese, abbazie, roccheforti e dimore principesche, è ricco di numerosi monumenti eretti alla fine dell’undicesimo secolo e durante il dodicesimo secolo. L’abbondanza di testi permette di proporre una fine cronologia di questi monumenti che sarebbe impensabile nel Nord-Ovest d’Europa. Questi documenti, sia che ci siano pervenuti nel loro stato originale o dopo varie trasformazioni, presentano una remarcabile omogeneità di stile che conferisce loro un posto particolare nel mondo normanno europeo.
Anche se tutto il sud d’Italia è rappresentativo di questo patrimonio, due regioni richiedono particolare attenzione : il Molise e la Sicilia.
La Sicilia è il cuore dell’Impero normanno, il centro dal quale i re normanni esercitano il potere, ma anche il luogo in cui si concretizza il processo verso un sincretismo tra le influenze bizantine, arabe e normanne : il "primo Stato opera d’arte" come l’ha definito il grande scrittore Benedetto Croce.
Il Molise è meno conosciuto al pubblico, ma la sua situazione di frontiera gli conferisce un’identità particolare e un ruolo storico singolare. Ricca di castelli e altre opere difensive particolarmente ben conservate, il Molise è una provincia che offre delle possibilità di studio e ricerca insospettabili. In Molise l’influenza normanna sull’architettura religiosa è controbilanciata dall’attrazione sempre grande del prestigioso monastero di Monte Cassino.
I monumenti della Sicilia e del Molise devono essere considerati, insieme a quelli della Campania, della Puglia o della Calabria, tenendo presente questa prospettiva se si vuole misurare al meglio l’originalità di ognuna delle province del regno normanno.