Secondo Orderico Vitale, il castello di Gisors è la « chiave » della Normandia; nel XII secolo in effetti comanda a un sistema difensivo in profondità costituito di una dozzina di castelli ripartiti dall’Epte all’Andelle, di fronte agli impianti fortificati di Chaumont, Trie e Boury nel Vexin francese.
Gisors rappresenta una specie di posta rimessa continuamente in gioco durante gli scontri che oppongono il re di Francia al duca di Normandia. Nel 1089, Roberto Courteheuse lo cede al re Filippo I per suggellare il patto d’alleanza contro Guglielmo il Rosso. Di nuovo possesso del duca di Normandia, la città di Gisors e anche il Vexin normanno sono poi restituiti al re di Francia tra il 1144 e il 1151 da Geoffroi d’Angiò insieme all’omaggio per il ducato di Normandia. Nel 1160 li riprende Enrico II Plantageneto per inserirli nella dota di Margherita di Francia, sposata con suo figlio, Enrico il Giovane. Alla morte del principe nel 1183, Enrico II rifiuta di rispondere alle richieste di Filippo Augusto che li conquista infine nel 1193.
Il castello di Gisors è stato costruito da Roberto di Bellême per conto di Guglielmo il Rosso nel 1096-1097. Si tratta di una torre poligonale in pietra innalzata sopra una « motte » e strettamente protetta in cima da un’opera muraria chiamata « camicia », concetto innovativo usato in seguito per tutti i torrioni vicini. Il sistema difensivo è completato da un recinto basso fiancheggiato da torri a pianta quadrangolare durante i periodi di scontri degli anni 1120, sotto il regno di Enrico I Beauclerc. Enrico II Plantageneto fa aggiungere due piani al torrione e fa anche rinforzare il recinto basso nel decennio 1170-1180 circa. A ultimare il dispositivo saranno Riccardo Cuore di Leone, e quindi, Filippo Augusto, il quale aggiunge in particolare un grande donjon cilindrico dominante il recinto esterno, vicino all’ingresso della bassa corte (la Torre del Prigioniero). Altri rifacimenti si susseguono dal XIV al XVI secolo.
Piazzaforte essenziale, il castello è anche residenza reale ; a testimoniarne, le dipendenze e anche una cappella dedicata da Enrico II a San Tommaso Becket, la cui abside è inserita nel muro di recinto in cima alla motte.
Bibliografia
- Beck, Bernard. - Châteaux forts de Normandie. - Rennes : Ed. Ouest-France, 1986.
- Mesqui, Jean. "Gisors", Châteaux et fortifications en France. - Paris : Flammarion, 1997, p. 186-189.
- “ Le château de Gisors ”, L’architecture normande au moyen âge, actes du colloque de Cerisy-la-Salle, septembre 1994. - Caen : Presses de l'Université. Condé-sur-Noireau : Ch. Corlet, 1997, pages 280-281.
- Levé, Michel. -“ La frontière de l’Epte ”, Au temps des Plantagenêts, Connaissance de l’Eure, n° 89-90, 1993