Situata in seno all’antico territorio merovingio del Vaudreuil governato in seguito dai duchi di Normandia, la chiesa di Saint-Etienne è stata donata nel 1006 da Riccardo II all’abbazia di Fécamp.
Le strutture romaniche dell’XI secolo sono state sconvolte dalle tante opere di restauro avvenute alla metà dell’Ottocento, e oggi il suo interesse si può individuare in una figura scolpita in rilievo poco spesso ; questo rilievo si vede sulla chiave di volta dell’arcata mediana del muro sud del coro. Essa raffigura una croce patente i cui bracci sono decorati con un motivo a « guillochis » (rabeschi normanni) ; la croce si inserisce entro un quadro ovale delineato da un tortiglione ricollegantesi, nella parte bassa, a una specie di manico verticale fiancheggiato da due motivi con ancore capovolte.
Questa reinterpretazione maldestra del famoso motivo paleocristiano della croce accompagnata dall’alfa e dall’omega, ritenuto anomalo in un monumento preromanico, potrebbe essere, nonché un elemento di riuso, piuttosto una copia maldestra dell’XI secolo di un esemplare rinvenuto forse in alcuni ruderi della zona.
Jacques Le Maho
Bibliografia
- J. Le Maho, « Notes de castellologie Haut-Normande : châteaux à motte,
enceintes et églises fortifiées (XIe-XIIe s.) », Autour du château médiéval,
Société Historique et Archéologique de l’Orne, Mémoires et documents n°
1, 1998, p. 237-243.