Sembra che quest’impianto fortificato sia stato innalzato sul finire dell’XI secolo dai conti di Breteuil nello scopo di controllare il valico del fiume per la strada.
Immediatamente dopo gli ampliamenti avviati da Eustache de Breteuil, il castello venne assediato e incendiato nel 1119 da Enrico I Beauclerc. Nel 1136, sopporta l’assedio menato da Thibaud de Blois, ma viene conquistato da Roberto di Leicester. Probabilmente venne distrutto poco prima del 1377.
L’insieme fortificato del Câtelier è di notevole importanza soprattutto per l’eccezionalità della conservazione delle opere di terra.
L’opera principale consiste in un recinto elittico di 100 mt. per 70, avvolto da fossati muniti di scarpa, larghi una ventina di mt. e profondi una dozzina.
All’interno si individua una cavità rettangolare (edificio ?) e, soprattutto, agli estremi sud, una « motte » fiancheggiante la scarpata, in cima a cui si vedono tuttora resti di una torre di silice, forse a pianta quandrangolare.
A sud del recinto sussistono forse altre scarpe e fossati da ricollegarsi ad elementi di trinceramento andati perduti
dall’Ottocento.
Bibliografia
- Fallue L., Histoire du château
de Radepont et de l’abbaye de Fontaine-Guérard, Rouen, 1851, p. 32.
- Delisle L. et Passy L. éd., Mémoires et notes de M. Auguste Le Prévost pour
servir à l’histoire du département de l’Eure, t. II, Evreux, 1864, p.
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- Coutil L., Archéologie gauloise, gallo-romaine, franque et carolingienne (département
de l’Eure). I. Arrondissement des Andelys, Paris-Evreux, 1895, p. 72 et
130-131.
- Doranlo R., Camps, enceintes, mottes et fortifications antiques du département
de l’Eure, Bulletin de la Société des Antiquaires de Normandie, 1919-1920,
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