Questa chiesa è stata data da Guglielmo Figlio Osbern, uno dei consiglieri di Guglielmo il Conquistatore, all’abbazia di Lyre verso la metà dell’XI secolo. Precedentemente, attorno al decennio 1015-1025, viene menzionata la ricostruzione da struttura lignea a cemento et lapide, malta e pietra.
Dell’originale costruzione romanica è superstite soltanto l’ossatura della navata e del transetto, mentre le absidiole del coro sono andate distrutte; e soprattutto, la torre centrale, tozza e a pianta quadrangolare, sembra risalga alla seconda metà dell’XI secolo in quanto propone la stessa soluzione costruttiva di quella dell’ultima campata della navata. Tutto il resto è stato senz’altro edificato dopo le devastazioni occasionate dall’incendio del 1138.
In questa regione in cui è scarsa la pietra di buona qualità, si fece ricorso a un materiale poco facile da lavorare caratteristico di questa zona normanna, il « grison » (una specie di puddinga ferruginosa), il cui uso spiega in particolare quanto siano sobri i capitelli sovrastanti i pilastri cilindrici apparecchiati della navata, quasi semplici tavolette
quadrate.
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