Nel primo XII secolo, il castello apparteneva ai conti di Meulan, signori di Pont-Audemer e detentori di gran parte della foresta di Brotonne. Il cronista Orderico Vitale è il primo che citi il castello in occasione dell’assedio capeggiato da Enrico I Beauclerc, quando gli si ribella Galeran de Meulan negli anni 1123-1124. Per impedire agli uomini di Galeran di andare al rifornimento nella foresta vicina, il duca fece costruire all’ingresso di essa una specie di " contro-castello " ; si tratta probabilmente della motta di cui si vede ancora qualche resto sull’odierna strada dipartimentale n° 65, a sud di Vatteville. Vinto Galeran durante la primavera del 1124, il duca diede ordine di radere al suolo il castello. Nel periodo successivo, Galeran torna a Vatteville e riedifica l’impianto fortificato. Un atto datato del 1154 fa menzione della cappella di Notre-Dame costruita dallo stesso Galeran " davanti all’ingresso del castello ".
I resti del castello si trovano a sud del villaggio vicino all’antica sponda della Senna ; comportano due parti. Ad ovest si erge una robusta motta con alla sommità le vestigia di un piccolo recinto poligonale della tipologia denominata shell-keep (" donjon-guscio ") .I muri costruiti in piccolo apparecchio di calcare e sostenuti da une serie di contrafforti si sono conservati su vari metri d’altezza. Ad est, diviso dalla motta tramite un fossato, un terrapieno a mezzaluna sul quale si innalzano tuttora due grandi falde di murature ; sono i resti di un ampio edificio abitativo, di recente scavato sistematicamente da un’équipe condotta da Anne-Marie Flambard. Tali ricognizioni hanno evidenziato per il pianterreno una sistemazione planimetrica comprendente vani di servizio, cucina, dispense, riserve e cucine annesse. Il piano superiore assumeva la funzione residenziale, come indicato, nel muro orientale, da un’ampia finestra e da una porta che immetteva a latrine a strapiombo sopra il fossato.
Jacques Le Maho
Bibliographie
-
Flambard-Héricher, A.-M. « Le shell-keep
du « Vieux-Château » de Vatteville-la-Rue (Seine-Maritime) »,
Proximus n° 2, Actes de la
table-ronde archéologique de Dieppe, D.R.A.C. Haute-Normandie, p. 169-177
- Flambard-Héricher, A.-M. « La construction dans la basse vallée de la
Seine : lexemple du château de Vatteville-la-Rue », Château-Gaillard
XVIII, Actes du colloque international tenu à Gilleleje (Danemark), Caen,
p. 93-102
- Le Maho, Jacques. « Notes de castellologie Haut-Normande : châteaux
à motte, enceintes et églises fortifiées (XIe-XIIe s.) », Autour
du château médiéval, Société
Historique et Archéologique de lOrne, Mémoires et documents n° 1,
1998, p. 229-233