Possesso
dei monaci dell’abbaye-aux-Hommes alla fine dell’XI secolo, la chiesa di
Saint-Sulpice di Secqueville-en-Bessin presenta un insieme architettonico dallo
stile molto puro e dalle proporzioni bellissime. Essa fu incendiata nel 1105
durante una delle guerre che opponevano Roberto Courteheuse ai fautori di Enrico
I. Tuttavia la navata dell’XI secolo è stata conservata mentre per il
transetto e la torre-lanterna si può avanzare una datazione più tarda, degli
inizi del XII secolo, e del secolo successivo per la cuspide. Per quanto
riguarda il coro, esso è un « pastiche » di arte romanica
riferibile in realtà all’epoca classica (XVII secolo).
Per
l’essenziale, il carattere monumentale della chiesa come l’austerità della
sua decorazione rievocano chiaramente l’intervento di artisti sperimentati
provenienti dal cantiere dell’abbaziale di Saint-Etienne di Caen. Tra le
peculiarità della chiesa di Secqueville, si nota comunque l’esistenza, nella
navata, di un’ornamentazione composta di un cordone soprastante le arcate con
motivi scolpiti in rilievo poco spesso. La chiesa di Secqueville può avere
fornito in tal senso una tra le primissime testimonianze di questo tipo
decorativo della fine dell’XI secolo, forse di origine anglosassone, di cui i
riscontri vanno cercati nella chiesa di Thaon, ma anche, e soprattutto, nella
navata della cattedrale di Bayeux (metà del XII secolo).