Durante il
regno dei due Guglielmi, i solatia reali presentano delle nuove tipologie
a sviluppo verticale, rispetto alle tipologie ruggeriane a sviluppo orizzontale.
Tuttavia, se l’influenza orientale resta determinante, in queste costruzioni
siculo normanne, la loro notevole verticalità evoca immancabilmente, le
architetture militari normanne.
L'edificio, un tempo, interamente immerso in un lago artificiale e circondato da
un lussuregiante parco,con viali fontane e piccoli padiglioni cupolati,
rappresenta una delle più splendide tipologie, a noi pervenute, dei palazzi
islamici medievali. Comprendeva tre sale: ingresso con vani scala; sala delle
fontane e portico- belvedere sul grande lago. La grande sala centrale era
coperta da una cupola poggiante su di un quadriportico con colonne. L'epigrafe
araba, scolpita sul coronamento, attribuisce l'opera a Guglielmo II datandola
nell'anno 1180 dell'era cristiana. Le immagini mostrano: I prospetti N.E. e le
decorazioni fatimite dell'interno.
Vittorio Noto
Bibliografia
V. Noto, " Les palais et les jardins
siciliens des rois normands", Trésor romans d'Italie du Sud et de
Sicilie, Toulouse-Caen , 1995
G. Caronia -V. Noto, "La Cuba di Palermo, Arabi e Normanni nel
XII sec", V. anche le schede di Fawara e Altofonte e
della Zisa, Palermo, 1988
Fotografia
Melo Minnella e Vittorio Noto, Palermo