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Canterbury
(Kent)

La Cattedrale

    Non appena fu nominato arcivescovo di Canterbury, Lanfranco di Pavia iniziò la costruzione di una nuova cattedrale utilizzando il calcare di Caen, in Normandia. Dell'opera di Lanfranco si può vedere ben poco nella cattedrale di oggi, anche se la navata centrale, di un'epoca medievale più tarda, ed i transetti posano sulle sue fondamenta. A nord della cattedrale si trovano gli edifici monastici, fra i quali il Dormitorio dei Monaci risale al tempo di Lanfranco.

Tra il 1096 ed il 1130, sotto l'impulso dell'arcivescovo Anselmo, ebbe luogo un piano di ricostruzione di enormi proporzioni. Fu ampliata la grandezza del coro e vennero aggiunti i transetti orientali, ciascuno con una torretta con scala ad ovest e due absidi ad est. La parte orientale della cattedrale aveva un'abside da cui si aprivano tre cappelle; di queste, sopravvivono soltanto quella settentrionale e quella meridionale. Il coro fu portato sopra il livello della navata centrale di Lanfranco per far posto ad una nuova cripta. I capitelli, intagliati, sono fra i migliori esempi della più antica scultura romanica della Britannia.

Nella metà del XII secolo avvenne la costruzione del Treasury, un edificio elegante che collegava l'infermeria monastica con la cappella con abside a nord.

Nel 1174 un enorme incendio distrusse il coro della cattedrale. La ricostruzione fu affidata a Guglielmo di Sens che, secondo quanto riporta Gervaso, un monaco contemporaneo di Canterbury, iniziò l'opera dalla parte occidentale. Egli riuscì a preservare gran parte delle mura esterne del braccio orientale di Anselmo, ma a partire da queste utilizzò elementi gotici antichi in uno stile francese. Il tetto del coro è costruito a volta e sostituisce un soffitto piatto di legno, mentre gli archi dell'arcata sono a sesto acuto. Il fogliame, piuttosto contenuto, dei capitelli è un'imitazione di quello presente nella cattedrale di Notre Dame, a Parigi. I costoloni delle volte laterali sono decorati a 'dente di cane', un elemento che sarebbe diventato molto diffuso in Inghilterra. Un altro aspetto innovativo per quell'epoca era costituito dall'uso del marmo di Purbeck nelle colonne di minore importanza. Si trattava di un calcare, proveniente dal Dorset, che richiedeva un grosso lavoro di lucidatura e che si sarebbe diffuso enormemente nel secolo successivo.

Il lavoro di Guglielmo di Sens fu portato a termine da William 'the Englishman'. L'impressione che si ricava alla vista del braccio orientale allungato è quella di piani differenti che procedono con regolarità verso l'alto, a partire dalla navata centrale al coro e, passando attraverso la Cappella della Trinità, oltre i resti dell'abside di Anselmo, fino alla Corona, una piccola cappella a sezione circolare. In quest'ultima era collocato il reliquiario di St. Thomas Becket, il quale venne seppellito per una seconda volta nella Cappella della Trinità nel 1220.

Anche per i pilastri dell'arcata nella Cappella della Trinità è stato impiegato il marmo di Purbeck, nonostante fosse stato utilizzaato del marmo esotico rosa accanto al reliquiario. Sotto la Cappella della Trinità si trova la cripta orientale coperta da volte a sesto acuto, la quale, al contrario della cripta occidentale, è piuttosto austera nella decorazione. .

Una caratteristica delle pareti della Cappella della Trinità e della Corona è l'ampio spazio lasciato per le finestre, anticipando in tal modo, ancora una volta, lo stile gotico. Una parte consistente delle vetrate è di vetro originale del XII e dell'inizio del XIII secolo.

Bibliografia

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Woodman, F., 1981. The Architectural History of Canterbury Cathedral (London)