I Normanni nel Mediterraneo

Goffredo Malaterra

Goffredo Malaterra (Normandia ?, XI sec.).

De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius.

Di Goffredo Malaterra possediamo scarse notizie biografiche Non è certo nemmeno se fosse originario della Normandia o autoctono d'Italia meridionale.

Nella sua opera, è molto evidente l'operazione di committenza storiografica da parte del Granconte Ruggero di Sicilia e questo suo biografo Il De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Guiscardi ducis fratris eius, dedicato formalmente al vescovo di Catania, Angerio, è del tutto informato e piegato al gusto e alle esigenze propagandistiche dei conquistatori. Esso narra delle prime fasi della conquista normanna, e soprattutto delle imprese di Roberto il Guiscardo e di suo fratello, Ruggero appunto, conquistatore della Sicilia dalle mani degli Arabi. La narrazione arriva fino al 1099.

Il genere, il titolo parla chiaro, è quello biografico (prosimetrico: alle parti in prosa si alternano talvolta sezioni versificate); eppure l'opera del Malaterra non risulta del tutto inserita nelle rigide coordinate di una storia di corte: essa è qualcosa di più libero e schietto, è in qualche modo ancora una storia di tipo etnico, il cui fine precipuo non è l'esaltazione di questo o quel capitano, ma l'esaltazione di quello che era sentito come il momento più esaltante dell'impresa di un'intera gens, la gens northmannica. E l'impresa dei Normanni è voluta dal cielo, è in qualche modo provvidenziale. La narrazione è molto vivace ed espressiva, con la tensione ad un nuovo e libero gusto narrativo anche nelle pagine partigianamente colorite. E' col IV libro che queste caratteristiche dell'opera sembrano scemare per lasciare il posto ad una narrazione più ragionata, più accorta, se si vuole più "politica", in corrispondenza della fine dell'epopea vera e propria della conquista, e dell'inizio dell'azione di governo del Granconte in Sicilia.

 

EDIZIONI

- Gaufredi Malaterrae De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius, ed. E. Pontieri, Bologna 1928 (Rerum Italicarum Scriptores 2, V 1). 

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