Clerici

Roberto Champart, abate di Jumièges, arcivescovo di Canterbury († 1055)

Roberto Champart fu monaco e in seguito priore dell'abbazia Saint-Ouen di Rouen. Nel 1037 viene eletto abate di Jumièges di cui intraprende la ricostruzione. Alla stessa epoca entra nella cerchia d'Edoardo il Confessore, allora esiliato alla corte del duca di Normandia.
Quando Edoardo riprende la corona d'Inghilterra (1042) Roberto l'accompagna e viene eletto vescovo di Londra (1044). Egli forma intorno al re un "partito normanno" in viva opposizione con l'aristocrazia anglosassone capeggiata da Godwin, padre d’Aroldo. Nel 1051, Roberto viene eletto arcivescovo di Canterbury, ma fin dal 1052, è costretto all'esilio, a Roma. Malgrado la conferma del papa, Roberto non può riprendere la sua carica.
Guglielmo di Normandia allegherà l'ostilità del clero e dei principi anglosassoni all'elezione legittima dell'arcivescovo normanno per giustificare il suo diritto alla conquista dell'Inghilterra.
Roberto termina la propria vita nell’abbazia di Jumièges, che per suo tramite, aveva creato relazioni con il mondo anglosassone.
Il manoscritto, detto "Sacramentario", o "Messale" di Roberto de Jumièges, offerto all'abbazia durante il vescovado di Roberto a Londra, partecipa in effetti all'influenza insulare sulla rinascita delle biblioteche monastiche normanne, prima della Conquista.

Bibliografia :

- Michel de Boüard. - Guillaume le Conquérant. - Paris : Fayard, 1984.

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