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Artigianato e mestieri |
Il commercio
La maggior parte del commercio nell'Inghilterra normanna era di tipo locale e le persone dipendevano in larga misura dalle risorse della regione più prossima. Tuttavia, in questo periodo il volume del commercio crebbe, grazie soprattutto all'espansione delle città già esistenti ed alla creazione di nuove, che vennero in genere costruite intorno ad uno o più mercati.
Il commercio comportava sempre di più l'uso del denaro e, nel 1100, c'erano in Inghilterra all'incirca cinquanta città con la zecca. Nonostante il penny d'argento fosse il solo valore della moneta, i pennies venivano tagliati a metà ed in quarti per formare gli spiccioli necessari nelle transazioni quotidiane.
Londra e le altre città con facile accesso al mare continuarono ad essere centri di commercio a lunga distanza. Le merci venivano trasportate con le navi e l'archeologia ha mostrato che le attrezzature per i diritti di banchina vennero migliorate considerevolmente. I viaggi via mare potevano, sì, essere rischiosi, ma erano anche molto lucrosi. Particolarmente importanti erano le rotte per le Fiandre, la Francia settentrionale e la Renania - lo scrittore Guglielmo di Malmesbury fece delle osservazioni sulla grande quantità di beni che arrivavano a Londra da Colonia.
Le importazioni riguardavano, in larga misura, beni di consumo di alta qualità per i ricchi. Fra questi c'erano prodotti di metallo lavorati finemente, il vino, che arrivava in quantità sempre più crescenti dalla Guascogna in seguito al matrimonio di Enrico II con Eleonora di Aquitania, e tessuti come la seta, che veniva importata da Bisanzio e dalla Spagna. In aggiunta, la chiesa e la corona richiedevano pietre di alta qualità per le cattedrali ed i palazzi nuovi. La pietra di Caen veniva portata dalla Normandia mentre marmi esotici arrivavano dall'Africa settentrionale. Le esportazioni dell'Inghilterra, invece, erano in gran parte di prodotti agricoli, lana e grano, ma comprendevano anche minerali. Vi è testimonianza, infatti, che nel 1195 Riccardo I spedì 100 tonnellate di lamiera stagnata dalla Cornovaglia a La Rochelle, in Bretagna.