8

Le Grandi città dell'Italia Normanna

Melfi

Oggi di modeste dimensioni, a nord della Basilicata, lungo il monte Vulture, Melfi ha ricoperto nell’epoca normanna una parte importante in virtù della sua geografia, in una zona di frontiera tra la Puglia bizantina e gli ex principati longobardi. Essa ha inoltre avuto un ruolo fondatore per la dinastia degli Altavilla.

Dopo la spedizione in Sicilia nel 1038, i mercenari normanni che il principe salernitano pensava di aver cacciati si sono infatti ripiegati a Melfi, piazzaforte bizantina fondata dal catapano Basile Boioanno, negli anni 1018-1020. Tra questi Normanni, i primogeniti degli Altavilla, Guglielmo Braccio di Ferro, Drogone e Umfredo diventano rapidamente i capi di una « repubblica » di dodici conti che si suddividono la città e i territori appena conquistati.

Giunto più tardi in Italia e spedito in Calabria dai fratelli maggiori, Roberto il Guiscardo torna a Melfi per ricevere la successione di suo fratello Umfredo, morto nel 1057. Proprio lì, approfittando dello scontro tra papato e Impero, Robert è insignito da papa Nicola II del titolo di duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia, ancora da conquistare. Desiderio di Montecassino fa da mediatore in questo concilio decisivo tenutosi a Melfi nel 1059.

Roberto il Guiscardo doveva soggiornare regolarmente nel primo castello normanno, ristrutturato nel XIII secolo. L’attuale cattedrale, nonostante molti rifacimenti, è stata fondata nel 1153, nel periodo della monarchia. Il suo vescovo aveva quel privilegio di essere direttamente assoggettato alla Santa Sede. Infine, Melfi è vicinissima al santuario dinastico di Venosa dov’è sepolto Roberto il Guiscardo.

Spostatosi il centro del potere normanno a Salerno (1077), e fondata la monarchia a Palermo (1130), Melfi rimarrà un incrocio nell’organizzazione dei territori normanni. Nel 1089, a quattro anni dalla morte di Roberto il Guiscardo, papa Urbano II si reca a Melfi a predicare la pace di Dio e la prima Crociata. Nel 1129, Ruggero II annuncia a Melfi una pace generale prima del suo accesso al trono. La città rimasta fedele ai Normanni si oppose nel 1137 alla spedizione dell’imperatore germanico Lotario III. Più tardi, da Federico II è prescelta come uno dei suoi luoghi di residenza ; vi promulga nel 1231 le leggi del suo regno, le Costituzioni di Melfi.

pagina precedente  I Normanni nel Mediterraneo