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Vivere in città

La società urbana

La debolezza delle istituzioni urbane nel periodo normanno non induce pertanto l’assenza di una forte gerarchizzazione della società. La stratificazione dell’aristocrazia urbana con l’eredità dei periodi precedenti permette di conservare il proprio posto e di entrare al servizio dei conquistatori. Si individuano a quel modo dei patronimici che continueranno per secoli a mantenersi negli strati superiori della società. Questo succede nella città longobarda di Benevento, come a Napoli, Capua, Salerno in Campania ; ugualmente a Bari e Trani in Puglia. Alla fine del XII secolo, queste famiglie si sono spesso alleate ad elementi dell’aristocrazia feudale introdotta dai Normanni. A Palermo la situazione risulta più complessa ancora : la corte dei sovrani normanni attira nei quadri dirigenti delle personalità provenienti da ambienti diversi : greci, musulmani convertiti, grandi dignitari giunti dalla Normandia, dall’Inghilterra o da altre aree dei paesi franchi, all’appello dei re normanni.

I più ricchi costituiscono una classe di notabili, i quali ricoprono gli incarichi di primissimo piano nelle strutture amministrative e giudiziarie ; l’esponente più famoso ne è Maione di Bari, arconte degli arconti di Ruggero II nel 1151, con funzioni di primo piano anche nella prima fase del regno di Guglielmo I. Investire la loro fortuna in un patrimonio fondiario permette loro di raggiungere l’aristocrazia dei cavalieri e dell’alto clero. Ma l’esempio dello stesso Maione di Bari, vittima della gelosia e dell’odio dei conti normanni, dimostra che la coesistenza delle élite urbane con l’alta aristocrazia normanna conosce limiti.

I chierici degli strati inferiori, greci o latini, i letterati necessari negli uffici doganali, come nelle finanze e nei tribunali, i mercanti e gli artigiani costituiscono gli strati mediani della società urbana ; sono indispensabili al buon funzionamento di un’amminsistrazione sempre più centralizzatrice, come all’economia urbana in decollo verso la fine del periodo (XII secolo). Ma soltanto nelle grandi città marinare si riscontrano anche delle colonie di mercanti provenienti dalle città industriose dell’Italia settentrionale : Milano, Genova, e soprattutto da Venezia, la cui repubblica marinara segue da vicino gli affari del regno normanno nel Mediterraneo.

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