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Signoria e feudalità

La signoria ecclesiastica

Negli altri territori controllati dai Normanni, nell’area anglo-normanna, la signoria laica coesiste con importanti signorie ecclesiastiche. Le fondazioni monastiche sono numerose e ricevono cospicue dotazioni dai duchi o dai signori locali. I monasteri ricoprono una parte economica sulle terre che hanno in proprietà e insieme amministrano, sia socialmente che giuridicamente, gli uomini che lavorano su queste terre, o venuti a dichiararsi loro dipendenti. Contemporaneamente esistono delle baronie ecclesiastiche per le le quali il prelato titolare deve al duca il servizio feodale.

Ma nell’Italia dei Normanni la situazione è abbastanza diversa. Prima della conquista, in effetti, l’intelaiatura di diocesi risulta disorganizzata dopo i disordini del periodo precedente, per cui poche fondazioni monastiche possono essere paragonate alle grandi abbazie di Normandia. Qualche abbazia gode tuttavia di un’influenza territoriale e di un prestigio importantissimo. Sono soprattutto le abbazie di San Benedetto di Montecassino, San Vincenzo al Volturno, San Clemente di Casauria, la Santissima Trinità di Cava… Esse affermano il potere in maniera prettamente simbolica : come a Montecassino, le terre, i castelli e le chiese in possesso o dipendenti dall’abbazia possono venir raffigurati sulle porte bronzee monumentali delle chiese abbaziali. In tal modo l’abbazia di Montecassino comprendeva un ampio complesso, la terra di San Benedetto. Gli abati, tra i quali primo Desiderio, fondatore di questa potenza agli inizi del periodo normanno, sono principi della loro epoca che trattano alla pari con i conquistatori normani ; ma sono anche minacciati dalle prepotenze dei signori ribelli al potere centrale.

Generalmente il potere temporale della Chiesa secolare rimane debole, ed eccezione fatta di grandi personalità, lo spezzettamento delle diocesi non consente ai vescovi un ruolo di primissimo piano, com’era il caso in Normandia e in Inghilterra. Il nuovo potere normanno promuove la ben nota attività costruttiva, dalla notevole intensità nei secoli XI e XII, ma contemporaneamente si impegna nel mantenere la Chiesa sotto controllo.
 

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