8

Le grandi città dei mondi normanni

Rouen

Ceduta a Rollone dal trattato di Saint-Clair-sur-Epte, la città di Rouen è stata fino al 1204 la capitale politica e religiosa della Normandia. Nella cattedrale di Notre-Dame, chiesa madre della provincia, furono sepolti Rollone († verso il 932), suo figlio Guglielmo Lunga Spada († 942) e molti altri membri della famiglia principesca. Sede della principale officina per il conio delle monete del ducato, Rouen fu anche una città mercantile di rango internazionale, probabilmente la più importante a sud della Manica a partire dall’anno Mille.

Dopo le invasioni scandinave, i due principali momenti di rinascita per questa grande città furono il ripopolamento della città fortificata del Basso Impero – denominata "cittadella" – intorno agli anni 888-890 e la riconquista delle zone suburbane a partire dalla metà del X secolo. La cittadella era il luogo-chiave del potere. Nel suo perimetro si ergeva il palazzo dei duchi, trasferito dall’angolo sud-ovest a quello sud-est della cinta muraria ai tempi di Riccardo I († 996), nonché la cattedrale, con i suoi annessi e gli edifici, comunitari o privati, dei canonici di Notre-Dame. La cittadella possedeva anche diversi palazzetti signorili e ricche dimore di dignitari laici ed ecclesiastici, spesso realizzati in pietra da taglio, circondati da giardini e frutteti. Nel quartiere della rue aux Juifs (la via degli Ebrei), centro della borghesia degli affari, gli scavi archeologici hanno portato alla luce le vestigia di numerose residenze di questo tipo, denominate "soliers" nei primi testi in lingua francese. È nota la presenza di un solo monastero all’interno delle mura, l’abazia femminile di Saint’Amand presso la Porta del Robec, fondata verso il 1030 da un visconte di Rouen.

I sobborghi ebbero uno sviluppo notevole nell’XI secolo, ma restano ancora da chiarire le varie fasi del loro ampliamento, soprattutto nella zona ad ovest della cittadella che nel XIII secolo contava numerose parrocchie. Allo stato attuale delle ricerche, l’impressione prevalente è che la periferia di Rouen risentisse ancora in modo marcato della dispersione propria dell’Alto Medioevo: porti fluviali a Saint-Sever sulla riva sinistra e a Saint-Clément sulla riva destra, abazie suburbane a Saint-Gervais e alla Trinità sul Mont-de-Rouen, priorati fuori dalle mura, residenze ducali sulla riva sinistra, residenza arcivescovile nella vallata della Maromme, aree di mercato negli spiazzi alle porte dell’agglomerato, come pure alcuni complessi ospedalieri. In altre parole, la Grande Rouen, all’epoca dei duchi, era già una realtà molto concreta.

Jacques Le Maho
CRAHM-Université de Caen

 

Bibliographie
- L. Musset, "Rouen au temps des Francs et sous les ducs (Ve siècle-1204)", dans : Histoire de Rouen, sous la direction de M. Mollet, Toulouse, Privat, 1979, p. 31-74.
- J. Le Maho, "Recherches sur les origines de quelques églises de Rouen (VIe-XIe siècles)", Bulletin de la Commission Départementale des Antiquités de la Seine-Maritime, t. XLIII, 1995 (1996), p. 143-205.
- J. Le Maho, "Coup d'œil sur la ville de Rouen autour de l'an mil", dans La Normandie vers l'an mil, Société de l'Histoire de Normandie, 2000, p. 174-177.
- J. Le Maho, "Regard archéologique sur l'habitat rouennais vers l'an mil : le quartier de la cathédrale", dans La Normandie vers l'an mil, Société de l'Histoire de Normandie, 2000, p. 179-183.

pagina precedente  Il mondo anglo-normanno  pagina successiva