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Arte e architettura normanna

L'architettura delle chiese anglo-normanne

La Conquista normanna portò nuovo slancio sia nella costruzione che nella ricostruzione di cattedrali, case monastiche e chiese parrocchiali. Alcune caratteristiche dell'architettura anglosassone sopravvissero brevemente, ma, nella maggior parte dei casi, fu preferito lo stile romanico che si sviluppò in Francia tra il 1025 ed il 1050 e venne usato per la prima volta in Inghilterra, su grande scala, nell'abbazia di Westminster da Eduardo il Confessore.

Le due abbazie fondate a Caen da Guglielmo il Conquistatore offrivano il modello per le chiese più importanti della prima Inghilterra normanna. Erano progettate per mettere in risalto l'altare maggiore, ogni reliquiario ad esso associato e gli stalli del coro del clero. Talvolta, le navate del coro continuavano come un ambulacro intorno all'abside orientale, da cui si accedeva alle cappelle laterali.

Il coro era diviso dalla navata centrale da una balaustra e, sul punto d'incrocio tra il coro e la navata centrale, c'era una torre affiancata dai transetti. Le navate laterali del coro e la navata centrale erano divisi dal corpo principale della cattedrale da un'arcata di archi a tutto sesto su cui c'era talvolta una galleria ed un lanternino perforato da finestre. Un progresso rispetto alle tecniche strutturali precedenti era l'uso della costruzione a volta in pietra che consentiva una migliore penetrazione della luce nelle campate rispetto a prima. Per sostenere le volte, le colonne dell'arcata ed i muri erano molto spessi. L'ornamentazione nelle prime chiese normanne era contenuta, limitandosi a semplici modelli geometrici ed a finte arcate, contenenti però scarso lavoro figurativo.

All'inizio del XII secolo emerse uno stile romanico più avanzato che comportava alcune innovazioni strutturali, come l'uso delle volte a costoloni e degli archi a sesto acuto, per sostenere il peso dei tetti in maniera più efficace. A partire dal 1130 circa in poi, si verificò una notevole crescita nell'ornamentazione delle chiese, per esempio, con la realizzazione di sculture dalle scene figurative complesse. La pittura muraria e le finestre istoriate resero le cattedrali più piene di colore rispetto a quelle precedenti, alquanto austere.

La sola resistenza di una certa consistenza alle nuove tendenze venne dall'ordine cistercense, che bandì dalle sue chiese scene figurative e ricchi infissi, in quanto considerati inconciliabili con i voti di povertà e con la necessità di non lasciarsi distogliere dai loro adempimenti.

 

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