La produzione tessile

Il tessile nell'Inghilterra normanna era fatto principalmente di lana e lino, anche se era disponibile pure la seta.

Il primo stadio nella produzione della lana tessile era la cardatura, con la quale le fibre venivano allineate in maniera tale da poter essere fatte filare. Per filare bisognava avere un fuso caricato con una spira. Il filo veniva tessuto sopra l'uno o l'altro di due tipi di telaio: il primo era un telaio verticale, con un subbio in alto ed in basso, che veniva fatto roteare per tenere tesi i fili dell'ordito. Il telaio veniva usato sopratutto per tessere coperte, tappeti e tappezzerie. Usato più diffusamente, però, era il telaio orizzontale, azionato con dei pedali, che permise un aumento della produzione dei tessuti di lana e di lino ad un ritmo ben più alto di quanto non fosse stato possibile fino ad allora.

La stoffa di lana veniva spesso follata, una operazione che consisteva nel metterla a mollo nei trogoli e comprimerla in maniera tale da far restringere il tessuto e renderlo compatto. Dopo la follatura, la stoffa veniva stesa su una intelaiatura a mo' di tenda e fatta asciugare. Infine, il cosiddetto "pelo" sulla superficie della stoffa veniva sollevato con il cardo e tosato, dandole in tal modo un tocco vellutato. La stoffa veniva colorata usando tinte vegetali come il guado (per il blu), la robbia (per il rosso) e la finestrella (per il verde ed il giallo).

Il tessuto di lino veniva fatto dal lino, sottoponendolo ad una serie di processi per disgiungere le fibre dalla pianta e prepararle per la filatura e la tessitura. Il processo finale era quello della battitura e della levigatura, per dargli un tocco di brillantezza.

Per fare pezzi d'abbigliamento ed altri articoli venivano usate diverse tecniche di cucito, ma un ramo specialistico del lavoro d'ago fu quello del ricamo. L'esempio più famoso è l'Arazzo di Bayeux, fatto di filo di lana colorato ricamato su della stoffa di lino. Un altro tipo di ricamo famoso del periodo normanno è quello che si faceva usando fili d'oro e che si può trovare sui mobili, sui drappeggi per l'altare e sugli indumenti ecclesiali dell'epoca.