La vita quotidiana nelle città

Nell'Inghilterra dell'XI e XII secolo gli abitanti delle città solitamente lavoravano vicino a dove vivevano, spesso nello stesso edificio. Coloro che si occupavano di artigianato lavoravano in piccole officine gestite da un padrone insieme ad alcuni aiutanti. Gli apprendisti di molte arti, o di gruppi di arti, come i lavoratori della stoffa e del metallo, si trovavano spesso nella stessa parte della città, consentendo così la creazione di corporazioni di mutua assistenza. Pressoché tutto il lavoro era lavoro manuale ed i compiti più esigenti richiedevano la capacità di avere a che fare con alte temperature, come nella metallurgia e nella lavorazione del vetro.

La maggior parte degli abitanti delle città viveva prevalentemente di pane, cereali e verdure. Soltanto i ricchi mangiavano la carne in grandi quantità. Il cibo veniva portato in città dalla campagna, ma c'erano anche ampi spazi nelle città stesse per tenere gli animali e far crescere il raccolto.

Una volta compiuta la digestione, si ricorreva ai pozzi neri scavati nei cortili dietro le case. L'analisi archeologica del contenuto dei pozzi ha rivelato non solo resti di cibo come semi e noccioli di frutta, ma anche muschio usato come carta igienica e milioni di uova microscopiche di parassiti intestinali che erano una fonte continua di mal di stomaco! Le condizioni igieniche dei cortili lasciavano chiaramente a desiderare in quanto le sorgenti d'acqua erano scavate accanto ai pozzi. Così, essendoci molte malattie infettive per le quali non esisteva una cura, erano poche le persone che vivevano più di quarant'anni.

Quando non lavoravano, gli abitanti delle città si concedevano agli svaghi più svariati, dalla musica al ballo fino ai giochi da tavolo. Trascorrevano del tempo anche in chiesa, dove era più o meno obbligatorio andarvi la domenica ed in alcuni giorni di festa. Allo stesso tempo, le istituzioni religiose svolgevano un ruolo importante nell'economia urbana, dando da vivere a molte persone.