Arazzo di Bayeux, sec. XI (particolare). Cortesia della Città di BayeuxL’Arazzo di Bayeux è indubbiamente il "monumento" più famoso della storia del medioevo. Rarissime infatti le opere, pur essendo realizzate in un materiale tanto fragile, ad essere sussistite da quelle epoche remote. Il racconto a vignette poggiante su qualche didascalia di commento risulta tanto innovativo sul piano grafico da suscitare da esso stesso l’ammirazione; eppure all’interesse dell’opera stessa bisogna aggiungere l’abbondanza di dati informativi da essa recata, sia a proposito delle vicende e dei personaggi, sia su non pochi aspetti della vita quotidiana all’epoca della conquista dell’Inghilterra capeggiata da Guglielmo il Conquistatore.

Benché passata alla posterità con l’appellativo di "arazzo", l’opera è un ricamo di fili di lana tinti sopra tela di lino. Neanche venne realizzata dalla regina Mathilde, come narrato dalla leggenda, per esaltare le prodezze del celebre sposo, bensì verosimilmente, dietro ordine del fratellastro di Guglielmo, Odon de Conteville, allora vescovo di Bayeux.

Esposta ogni anno nell’abside della cattedrale di Bayeux, l’Arazzo proponeva ai cristiani un esempio moraleggiante sulla sorte dello spergiuratore. In effetti, accolto alla corte di Guglielmo di Normandia, legato al duca dalla fratellanza bellica durante la spedizione in Bretagna (1064), Arazzo di Bayeux, sec. XI (particolare). Cortesia della Città di Bayeux Harold è attaccato alla persona del duca da giuramenti prestati sulle reliquie della cattedrale, la cui autenticità e la cui efficacia viene conseguentemente proclamata. Allorquando Harold si impadronisce della corona d’Inghilterra, egli è diventato un eroe tragico, di lì a poco punito dalla potenza divina per esser mancato alla fede giurata.

La scena centrale dell’Arazzo presenta beninteso la battaglia di Hastings, terza ed ultima delle battaglie preordinate menate da Guglielmo nell’intera carriera, cioè dopo quella di Val-es-Dunes nel 1047 e quella di Varaville nel 1057. Essa è presentata come un ultimo giudizio divino a favore di Guglielmo di Normandia, totalmente avallato nella sua pretesa alla corona d’Inghilterra. Il racconto illustrato viene confermato dalla "propaganda" dei cronisti coevi della cerchia ducale senza che sia possibile in ogni caso la precisazione delle influenze da un cronista all’altro.

Arazzo di Bayeux, sec. XI (particolare). Cortesia della Città di BayeuxA partire da quella trama primaria, innumerevoli studi sono stati dedicati ai vari aspetti dell’opera, quali la legittimità delle pretese di ognuno dei due eroi, alcuni tratti del racconto, l’identificazione dei personaggi di secondo piano, le risorse di questo "servizio" dell’XI secolo; vengono anche messi a confronto il lavoro del ricamo con quello scultoreo e miniaturistico di quell’epoca. Non manca qualche interpretazione fantasiosa, come il discutere, continuamente e poco seriamente, sull’autenticità di un’opera che comunque tiene per sé qualche segreto, come quelle misteriose scenette ricamate nel registro inferiore, fungenti da contrappunto al racconto principale.


Arazzo di Bayeux, sec. XI
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