Liste des sites du Pays de Caux

Notre-Dame-de-Gravenchon
(distretto di Lillebonne, Seine-Maritime)

Castello e parco signorile, XI-XIIe sec,
Cortile signorile, Xe sec.
Località "La Fontaine-Saint-denis"

    Posto all’ingresso di un vallone, sul confine nord della città, il sito è stato oggetto di scavi importanti tra il 1979 e il 1987. Negli strati inferiori, queste ricerche hanno evidenziato le tracce di una residenza signorile della seconda metà del X secolo ; comportava diversi edifici lignei, nonché una cappella insediata nelle rovine di un edificio preesistente, essendo incluso il complesso in un recinto trapezoidale. È stato riedificato almeno una volta l’edificio principale, lungo venti metri e largo sei. Questo cortile demaniale era forse adibito a residenza di Turstin detto Le Riche, appartenente alla cerchia del duca Riccardo I († 996), il quale era detentore di grandi proprietà nel Val di Senna ed era anche noto per la sua parte attiva nel restauro dell’abbazia di Saint-Wandrille nel 960.
Sul finire del X secolo, il demanio venne affidato a Robert, figlio di Riccardo I, conte di Evreux e arcivescovo di Rouen (989-1037). Egli vi fece costruire un ampio complesso residenziale in legno, quello di maggiore interesse che si conosca oggi in Normandia per il periodo dell’anno Mille. L’andamento planimetrico era quello di un vero e proprio palazzo : alla dimora del conte nel senso stretto, una robusta abitazione con piano superiore di 15 mt. per 6, veniva a collegarsi a squadra una grandissima sala lunga 35 mt, e ampi locali di servizio a U, attorno a un cortile quadrangolare. Tutt’attorno erano costruiti diversi edifici annessi, una torretta adibita a latrine, due corpi di fabbricati (senza dubbio alloggi per ufficiali), e un’ala per le scuderie. Due gallerie di camminamento sospese ricollegavano la sala grande alle stanze private del conte e alle latrine. Il complesso veniva protetto con un recinto di terra munito di un fossato, con attorno una grande bassa corte a ferro di cavallo.
Nel 1037, il castello era affidato a uno dei figli del conte Robert, Raoul de Gacé, comandante in capo dell’esercito di Guglielmo il Bastardo dopo il 1050. Custodito dal duca nel 1060, quindi recuperato dal conte di Evreux quando morì Guglielmo il Conquistatore, il complesso fu distrutto poco dopo da un incendio. Sembra che in quel periodo i conti di Evreux abbiano prediletto il castello di Maulévrier, vicino a Caudebec-en-Caux, trascurando quello di Gravenchon.
Iscritto all’Inventario Supplementare dei Monuments Historiques, restaurato tra il 1996 e il 2001, il sito è oggi aperto al pubblico. È stato ricostituito in loco grazie a file di pali il tracciato di due edifici di legno del X e del XII secolo. È possibile ampliare la visita di questo sito con quella al Bois-du-Parc per vedere una picccola opera fortificata annessa ed alcune tracce dei fossati del parco signorile, recinto ovale di quasi ottanta ettari che rinchiudeva dei pascoli, una garenna e un vivaio.

Jacques Le Maho

Bibliografia

- J. Le Maho, « L’apparition des seigneuries châtelaines dans le Grand-Caux à l’époque ducale », Archéologie Médiévale, t. VI, 1976, p. 27-31, 94-6 et 108 ; Id., « Parcs et courtils – Observations sur l’environnement des châteaux de terre et de bois en pays de Caux aux XIe et XIIe siècles », actes du 105e Congrès national des Sociétés savantes, Caen, 1980, Archéologie, p. 172-173 ; Id., L’enceinte fortifiée de Notre-Dame-de-Gravenchon (Seine-Maritime), XIe-XIIIe siècle, Notre-Dame-de-Gravenchon, 2001.