Il palazzo della Zisa, costruito ai
tempi dei due Guglielmi, è un edificio di tre piani, la cui funzionalità
bioclimatica, evoca talune tecniche costruttive egiziane e mesopotamiche.
In effetti il palazzo fu costruito in modo che al suo interno, potessero
generarsi correnti daria fresca ed umidificata, grazie ad un ingegnoso
sistema di ventilazione.
Questo era basato sulla possibilità di catturare i venti di Scirocco per mezzo
delle due torri laterali, al cui interno, i flussi del vento si movimentavano in
correnti discendenti ed ascendenti. Laria che perveniva nella sala centrale,
al piano terreno, ricca di fontane e canalette a pavimento subiva un vero
processo di condizionamento termico.
Il sistema era connesso ad un bacino artificiale, i cui resti, antistanti il
prospetto principale, sono ancora visibili, unitamente a quelli di un piccolo
padiglione che sorgeva nel suo centro. Il nucleo del palazzo è costituito da
due grandi sale sovrapposte, (la sala delle fontane e la sala tetrastila),
attorno alle quali sono disposte le altre sale.
Si nota, nella strutturazione di queste, una certa analogia con le sale di
ricevimento di alcuni palazzi normanni: una grande sala per le udienze, dietro
la quale si trova la camara, per il riposo del principe. Altri elementi
strutturali, caratteristici delle costruzioni medievali che si sviluppavano in
verticale, evocano le tecniche normanne, come daltronde, il taglio e la
disposizione delle pietre nelle volte, rivelano un influenza bizantina, al pari
dei mosaici e delle colonnine annicchiate negli spigoli.
A fianco della Zisa si possono scorgere i resti di un piccolo edificio termale,
e poco lontano, una cappella palatina.
Nelle immagini: il prospetto principale con i resti del bacino artificiale; labside
della cappella; la sala della fontana; una ricostruzione ideale del pittore
Rocco Lentini.
Vittorio Noto
Bibliografia
- G. Caronia, "La Zisa di Palermo,
storia e restauro", Bari, 1982
- V. Noto, " Les palais et les
jardins siciliens des rois normands", Trésor romans d'Italie du
Sud et de Sicilie, Toulouse-Caen, 1995.
Fotografia
G. Cappellani, Palermo